manoscritti

Leggiamo narrativa, solo romanzi completi, accompagnati da una scheda che presenti il testo e il suo autore e qualche riga che spieghi il motivo che ha portato ad accordare la preferenza proprio a Compagine. Non disdegniamo gialli, polizieschi e noir, ma non valuta né fantasy né horror.

Prima ancora che editori, siamo lettori. E abbiamo sempre pensato che non esista un testo indegno di essere letto, e che comunque non lo si possa stabilire a priori. Vorremmo applicare, per la scelta delle pubblicazioni, un criterio qualitativo e non semplicemente di genere. Auspichiamo che l’autore che ci sottopone un manoscritto abbia letto qualche titolo del catalogo, e che possa esprimere un’autovalutazione circa la pertinenza tematica.

Un manoscritto non sarà mai scartato a priori a causa di qualche refuso, o di qualche errore di battitura, ma reiterati errori grammaticali, ortografici e sintattici indicano inevitabilmente una sciatteria o una scarsa conoscenza dell’italiano che un autore non può permettersi.

Leggiamo tutte le opere che riceviamo, ma in tempi che non possiamo ipotizzare: esistono troppe variabili, a riguardo. Anzitutto, la qualità e la quantità di ciò che riceviamo può spingerci a mutare repentinamente il piano editoriale. In secondo luogo, il piano editoriale stesso è soggetto a logiche economiche che, purtroppo, dipendono dal mercato.
Per gli stessi motivi, non possiamo rispondere a tutti: nel caso non otteniate risposta entro sei mesi, è probabile che il testo sia stato rifiutato. Sollecitare una risposta tramite mail o telefono non fa altro che rallentare ulteriormente il nostro lavoro di lettura e selezione.

Chiunque volesse avvalersi di una consulenza editoriale personalizzata e finalizzata a una pubblicazione in autonomia, inoltre, può valutare il progetto piccoli principî. È un’iniziativa a supporto dell’indie publishing che, attraverso gli strumenti professionali della filiera editoriale, consente di realizzare un prodotto di qualità, curato nella grafica e nella scelta dei materiali, ma nel rispetto della libertà dell’autore e dell’indipendenza dalle logiche dell’industria culturale.